Soudal Quick-Step, Mikel Landa ha “una gran voglia di tornare al Giro d’Italia – In passato ci sono andato molto forte, ma, per un motivo o per un altro, non ho mai potuto lottare per vincere”
Mikel Landa è ormai uno dei “decani” presenti in gruppo. Lo scalatore basco, che ha affrontato la prima stagione da professionista nel lontano 2011, sta per iniziare la seconda annata della sua carriera con la maglia della Soudal Quick-Step, con cui sembra aver ritrovato entusiasmo e determinazione. Il 35enne di Murgia è stato quinto nella classifica finale del Tour de France 2024, correndo anche in sostegno di Remco Evenepoel, e per la stagione entrante tornerà sulle strade della Grande Boucle, sempre insieme al belga. Nel programma di Landa, però, c’è anche il Giro d’Italia 2025, appuntamento in cui probabilmente il basco sarà il riferimento di classifica della squadra belga.
In attesa dei dettagli sul percorso, che verranno resi noti lunedì 13 gennaio, Landa parla della Corsa Rosa: “Sarà un Giro molto classico – le parole del corridore basco raccolte da Marca – Hanno lasciato tutto il grosso per la fine. Dovrò conservare le energie nelle prime tappe e poi arrivare al massimo della forma nella fase decisiva. Il Giro porta con sé bei ricordi. Penso che sia la corsa dove mi sono rivelato e in cui ho scoperto un mio nuovo volto: quest’anno ho proprio una gran voglia di tornarci”.
Il corridore della Soudal Quick-Step fa un salto nel passato: “Potevo vincere almeno un Giro in carriera? Vincere è sempre difficile, ma ho avuto alcuni anni in cui sono andato molto bene e alla fine, per un motivo o per un altro, non ho mai potuto lottare per vincere o comunque a mettere alla prova tutto il mio potenziale. Il 2015 (quando fu terzo dietro Alberto Contador e Fabio Aru – ndr)? Lì ho iniziato a spiccare. Nessuno sapeva fino a che punto avrei potuto arrivare e anche per me è stata una specie di scoperta. Mi è rimasto però il dubbio di quanto avrei potuto dar fastidio a Contador a quell’epoca. Ma ho imparato molto e ogni volta che rivedo le immagini di quelle tappe mi dico ‘che scatto che avevo’ e ‘come sono cambiate le cose‘”.
Rimpianti? “Nel 2015 ho dimostrato di essere un corridore promettente e allora ho mirato in alto – le parole di Landa – Ma quell’anno non c’era certo la partecipazione che troveremo nel Giro d’Italia 2025, ad esempio. Pare che ci saranno Primož Roglič, Juan Ayuso, Adam Yates e forse anche Jonas Vingegaard. All’epoca era un Giro diverso, le cose sono cambiate molto. Adesso il corridore che vince un Grande Giro è uno molto più completo. Io sono uno scalatore puro che soffre su altri terreni. Non penso di poter fare di più di questo”.
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